Sara Iacono '98Questi campionati italiani a Roma, sono stati molto importanti e mi hanno aiutato a capire le difficoltà che devo riuscire a superare. Prima di una gara cosi importante la tensione è altissima e non è facile controllarla. Inoltre mi ha fatto molto piacere gareggiare al Foro Italico, in una piscina dal grande valore storico. Sono soddisfatta delle mie gare, perché ho migliorato i miei tempi, anche se ho dovuto ripetere la gara “Trasporto Manichino con pinne” per via di un errore tecnico. Alla partenza, ho fatto più di una vasca in apnea in 32" poi sono risalita in superficie e mentre nuotavo a stile, ho notato che il manichino era distorto e staccato dal muro; ho provato a fare la virata ma non sono neanche riuscita a toccarlo, così mi sono dovuta fermare e riferire ai giudici ciò che era appena accaduto. I giudici hanno discusso tra di loro e alla fine hanno deciso di farmi ripetere la gara da sola, una volta finite le altre batterie. Nel frattempo, mi sono riposata e ho ripetuto la tanto attesa gara; nella prima vasca rispetto la precedente gara, sono riuscita a fare un apnea più lunga e in soli 30". Alla fine il mio tempo è stato 1'26"58 e mi auguro che in futuro riesca a migliorare ancora.
Giuseppe Vuolo '97 Queste gare mi sono state molto di aiuto per accumulare esperienza e applicarla in altre gare dove poi potrò puntare in alto . La gara che mi è piaciuta di più è stata “Trasporto manichino con pinne e torpedo” e nonostante fosse molto faticosa e impegnativa, sono riuscito ad ottenere il tempo migliore della squadra e per me è stato un enorme vittoria perché è stata la prima volta che mi sono cimentato in una gara così impegnativa .Spero che in futuro riuscirò a migliorare ma per ora va bene così e mi congratulo anche con i miei compagni di squadra per aver migliorato i loro tempi personali e per aver ottenuto ottimi tempi nelle staffette .
Fino a quest’anno il periodo di dicembre era riservato esclusivamente alla preparazione in piscina in vista dei campionati regionali di gennaio. Quest’anno, con l’introduzione del campionato italiano a squadre la preparazione è iniziata molto prima. Fino ad adesso ho sempre trasportato il manichino a rana, ma da quest’anno ho deciso di cambiare e di portarlo sopra la schiena nuotando a stile. Purtroppo ho perso molti secondi e penso di aver sbagliato nell’introdurre questa tecnica ad un campionato italiano. Sicuramente proseguirò gli allenamenti, con l’intento di migliorare il trasporto del manichino nuotando a stile. Nelle staffette, nonostante i miei compagni fossero molto giovani siamo riusciti ad andare benissimo, e con una squadra rinnovata del 50%, a favore dei più giovani, siamo migliorati di 2 secondi e 11 centesimi nella staffetta ostacoli, di 4 centesimi in quella manichino e per soli 50 centesimi non abbiamo migliorato il tempo nella staffetta mista. Nel salvamento a livello europeo ci sono state numerose modifiche e ai prossimi campionati Italiani assoluti ci saranno 3 gare in piscina e 3 gare a mare, rispetto alle 6 in piscina e 6 a mare dell’anno scorso. Alcune gare sono troppe vicine al mondo del nuoto (es. 200 ostacoli) , della corsa (90 sprint) e della canoa e penso che sia giusto applicare certe modifiche al regolamento per limitarne la partecipazione. In Italia ormai la federazione italiana nuoto dà troppa importanza alle gare in piscina e adesso l’unica gara in cui potrò puntare in alto è “Tavola”; Fino all’anno scorso il livello delle gare oceaniche aumentava in modo esponenziale, ma da quest’anno con il nuovo regolamento gli atleti saranno costretti a dar poca importanza alle gare a mare. La nazionale è costituita da soli atleti forti nelle gare in piscina e dai prossimi mondiali l’Italia avrà pochissimi atleti in grado di competere nelle gare oceaniche. Togliere sprint (corsa) e frangente (nuoto), è stata una scelta saggia, ma rimuovere canoa e oceanman, la gara simbolo del salvamento nel mondo, significa non dare più importanza a questo sport. Mi auguro che le società italiane capiscano che il salvamento non è solo piscina, ma anche gare a mare, dopotutto i salvataggi più impegnativi e spettacolari avvengono a mare con onde e correnti difficili da interpretare e non in una piscina con l’acqua piatta.
Alessandro Saurino '98Nel salvamento questa è stata la mia prima gara e devo ammettere che mi è piaciuta, anche se trattandosi di Campionati Italiani Assoluti non è stato facile. Abbiamo iniziato con la staffetta ostacoli e lì già c’era un po’ di tensione. Ho gareggiato contro dei ragazzi molto più grandi di me sia anagraficamente che fisicamente. Poi c’è stata la gara trasporto in cui gareggiavo non solo contro i ragazzi più grandi ma anche insieme a Giuseppe, mio compagno di squadra. Dopo Trasporto siamo andati in albergo e lì abbiamo analizzato i video per capire gli errori e i possibili miglioramenti. Successivamente siamo ritornati in piscina e l’unica gara che mi rimaneva da fare era “Percorso misto”(50 stile, 20 apnea e 30 trasporto manichino); purtroppo non ho preso bene l’aria prima dell’apnea e in gara mi sono trovato in difficoltà. Nella giornata di domenica oltre la gara pinne e torpedo c’erano le due staffette: la trasporto e la mista. Nella staffetta trasporto i miei compagni di squadra sono arrivati noni, un ottimo risultato, e nella staffetta mista, poiché uno dei nostri frazionisti aveva dei problemi muscolari, ho dovuto sostituirlo all’ultimo momento. Fortunatamente nella frazione dei 50 stile libero ho ottenuto il mio personale e nonostante la mia giovane età, il tempo della staffetta è stato ottimo.
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