IL GRANDE SALVAMENTO È SEMPRE ISCHITANO
Oggi e domani la VI edizione del Trofeo Nazionale di Salvamento “Isola d’Ischia”
È una manifestazione che va avanti con successo dal 2006, anno della sua prima edizione. Il Trofeo di Salvamento “Isola d’Ischia” nacque sei anni or sono, grazie alla meticolosa organizzazione dell’Auras Ischia e del suo allenatore Carlo Picconi, ed al patrocinio dei comuni di Ischia e Forio. Da quell’anno, nell’affascinante cornice dello stabilimento “Negombo”, ogni anno messo a disposizione con entusiasmo dal Duca Fulceri Camerini, molti tra i più validi atleti d’Italia vengono a darsi battaglia tra le acque e le sabbia isolana.
Ma facciamo un passo indietro. Cosa vuol dire “Salvamento”? Il Salvamento è uno dei cinque sport promossi dalla Federazione Italiana Nuoto (FIN), insieme al Nuoto, la Pallanuoto , i Tuffi ed il Nuoto Sincronizzato. Rispetto agli altri quattro, il Salvamento è meno conosciuto, nonostante abbia comunque un’origine antica. Questo perché è nato con una valenza strettamente sociale e non sportiva: i primi atleti che si avvicinavano a questo sport, che erano per di più militari, venivano addestrati a compiere simulazioni di salvataggio con diversi mezzi (la barca, il salvagente, ecc.) ed in diverse situazioni. Solo successivamente il Salvamento ha acquisito una matrice agonistica, con delle competizioni vere e proprie, in cui i concorrenti erano chiamati ad effettuare diverse simulazioni di salvataggio (in cui un manichino funge da vittima) nel minor tempo possibile. Mentre però in Europa queste gare si disputavano per lo più in piscina, nel resto del mondo le competizioni erano prettamente su spiaggia e a mare. Di conseguenza, nelle manifestazioni internazionali, dove sono previste sia gare indoor che open, gli atleti europei hanno sempre presentato un handicap nelle cosiddette competizioni “oceaniche”.
Pertanto, soprattutto in questi ultimi anni, la FIN ha promosso maggiormente l’organizzazione di manifestazioni di gare oceaniche di Salvamento. E, proprio in quest’ottica, nacque il Trofeo Oceanico “Isola d’Ischia”.
A partire dallo scorso anno, al Trofeo Oceanico si sono affiancati i Campionati Italiani Master. Questi sono rivolti a quegli atleti non più giovincelli (età maggiore di 25 anni), che hanno chiuso la carriera agonistica, e proseguono a disputare questo sport in maniera goliardica. I Campionati Italiani Master prevedono sia gare oceaniche (anche queste previste al “Negombo”), sia gare in vasca, che si disputeranno nella Piscina Comunale di Ischia.
Da sei anni approdano nell’isola importanti nomi del Salvamento italiano. Attesi quest’anno l’allenatore della Nazionale Italiana Juniores Gianpaolo Longobardo ed un Giudice Arbitro di caratura internazionale, quale Serena Tedesco.
Segnaliamo tra gli atleti, la presenza di una rappresentante della Nazionale Assoluta, ovvero Ester Viscardi (Villa della Giade), e di una rappresentante della Nazionale Juniores, quale Renata Fasano (CN Posillipo). Presenti inoltre il campione europeo juniores uscente Salvatore Costagliola (CN Posillipo), di altri atleti che in passato hanno vestito la calotta azzurra, come Mariano Carpentieri (Nuoto Napoli) e Francesco Felaco (CN Posillipo), e dell’ex campione italiano Dario Furno (Rescue Campania).
Tra i Master, sono attesi i protagonisti dello scorso anno, come Francesco Nastasi e Vittorio Zambrini (VVF Torino), Simonetta Simoni (CN UISP Bologna) e Ciro Formisano (CN Posillipo). Presenti inoltre atleti tra i più esperti del settore, nonostante la giovane età, come Andrea Longobardo (CN Posillipo) e Luca Stipcevich (Latina Aquateam).
Le speranze dell’Auras Ischia sono invece relegate a Filippo Perrella, storico protagonista del trofeo, per quanto concerne gli agonisti, e a Gianluigi Grimaldi, per quanto concerne i Master.
In parole povere, una manifestazione da non perdere, dove potrete vedere da vicino diverse personalità importanti del Salvamento italiano, e trascorrere allo stesso tempo due giorni di divertimento e sport allo stato puro.
Andrew Trashcup
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